STORIE ALLEGRE
a scuola, il maestro gli si fece incontro tutto mortificato, e tenendo il berretto in mano, gli disse: "Scusa, sai, Masino, se l'altro giorno ti messi
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furono, Alfredo disse allo scimmiottino: "Come ti chiami di nome?" "Pipì." "E il tuo casato?" Lo scimmiottino ci pensò un poco; e poi, grattandosi
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scimmiotto! Ti diverti anche a graffiarmi? Guai a te se ti provi a ripetere lo scherzo! Faccio giuro di strapparti le unghie a una a una! ... " E così dicendo
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Pipì riconobbe subito la voce di suo padre e tutto commosso gridò: "Che cosa fate qui, babbo mio, a quest'ora?" "È un mese che ti cerco da per tutto
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." "Eppure, a vederti in viso, si direbbe ... " "Nulla, ti ripeto, nulla. Se fossi matto a confidarmi con te! ... " "Hai forse qualche segreto?" "Vedi! Se
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gola e in fondo allo stomaco." "Grullerie! Ti pare che se i sigari facessero male davvero, il governo li lascerebbe vendere in tutte le botteghe
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ragazzo, come lei, col cappello a tuba, mi parrebbe di vedere un fungo porcino." "Povera donna! ti compatisco ... " "La mi compatisca quanto la vuole
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reggere in piedi, si lasciò cascare per terra come un cencio, dicendo con un fil di voce: "Muoio! ... ". "Che cosa ti senti?", gli domandò suo padre
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, ansiosi di domandargli: "Dunque? Come è andata a finire?". "Bene." "Ti ha graffiato? ti ha morso?" "Si è provata due volte a prendermi il bastone coi denti
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, babbo, che cosa mi ha fatto il maestro?". "Che ti ha fatto?" "Con la scusa che ho sbagliato a rispondere nell'Aritmetica, mi ha messo in penitenza
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dirgli: "Bravo Masino! Vedo che non ti sei lavato né il viso né le mani, e hai fatto bene. Coll'acqua, bambino mio, non bisogna pigliarsi mai
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un'aurora! ... " "Mi avvedo, caro scimmiottino, che tu hai molto spirito e molto ingegno: e per questo ti voglio bene" disse Golasecca commosso. "Scendi
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: Insomma, o lui o un altro, io so che a quella tragedia mi sono divertito dimolto. Ti rammenti, Bettina, che piacere quando tutti cominciarono a dare
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colazione mi torna in mente, sento sempre una certa vogliolina ... o come chi dicesse, una tentazione di ricattarmi ... ma oramai ti ho bell'e perdonato e non
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preciso." "Mezzogiorno? ... A dir la verità, mi pare un po' tardi per mettersi in viaggio." "Tutt'altro che tardi. Ti restano ancora sette ore di giorno
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arrabbiandosi sempre di più, "ma perché se ti dico "guardami" allora mi guardi; e se ti dico "buon giorno" non mi rispondi?" E Pulcinella, zitto! "Brutto
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tu avessi visto come scappava! ... Ti ricordi, babbo, del gatto del nostro ortolano, quando gli si faceva vedere la frusta? Tale e quale." "E la
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posto. Dopo un'ora che avevo cambiato posto, ecco un'altra voce che gridava: "Signor maestro, che fa smettere Collodi?". "Che cosa ti fa Collodi
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paiono balocchi da ragazzi!" disse Gigino, pigliando l'aria d'un uomo serio e sbadigliando senza averne voglia. "O che lei è vecchio?" "Non ti dirò di
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rosso, verde, turchino, di tutti i colori: e con quelle strisce noi ci faremo i calzoni, i vestiti e i berretti ... " "Ma se tu fai da Re di Francia, ti
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." "Ah! Finalmente ti sei scoperto!", urlò il capo-masnada, con un grugnito di feroce allegrezza. Pipì si pentì subito della sua imprudenza: ma oramai
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ti ci vorrà per bucarlo?", domandò lo scimmiottino. "Il sacco resiste: ma in quattro o cinque mesi spero di averlo bucato!" "Cinque mesi?", strillò di
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, che le ciliegie te le darò io ... e ti darò qualcos'altro! A buon conto, esci subito fuori, e facciamo i nostri conti." "Così dicendo, il capo
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?", domandò Pierino, cominciando a tremare. "Ma che ti vai diavolando?", dissero i suoi fratelli. "Non vedi che è una maschera? Fermiamoci e lasciamola